Articolo per esperti

Come ridurre le emissioni di CO2 dei data center scegliendo i sensori giusti

Anu Kätkä

Anu Kätkä

Vaisala

Edifici e qualità dell'aria in ambienti chiusi
Produzione e processi industriali
Misurazioni industriali

I data center sono particolarmente energivori: il consumo di energia da loro generato, infatti, è pari all'1% dell'energia globale. Poiché gli operatori dei data center cercano in ogni modo di ridurre al minimo la loro impronta di carbonio garantendo al contempo elevati livelli di affidabilità e tempi di attività, la scelta dei sensori più adatti svolge un ruolo cruciale nell'ottimizzare l'efficienza energetica e nel ridurre le emissioni di CO2.

Misurazioni precise per migliorare l'efficienza energetica

Impegnati in un difficile gioco di equilibri, gli operatori dei data center devono cercare di ottimizzare i tempi di attività riducendo al contempo il consumo energetico. Affinché i server funzionino sempre in maniera efficiente, occorre ottimizzare l'ambiente senza però utilizzare più energia del dovuto per il loro raffreddamento. Pur essendo di piccole dimensioni, i sensori possono avere un impatto davvero grande su questo fronte. Tramite sensori di alta qualità è possibile non solo controllare l'ambiente in modo accurato, ma anche ridurre i costi energetici e le emissioni di CO2

La precisione nel controllo dei sistemi HVAC dipende dall'accuratezza delle misurazioni. Se le misurazioni non sono precise, anche il risultato generato dal controller del sistema di gestione degli edifici (BMS) non lo sarà. Se un sensore di scarsa qualità fornisce un valore di temperatura falsato in quanto troppo alto rispetto al valore reale, il controller reagisce raffreddando eccessivamente le strutture, con conseguente aumento dei costi energetici e delle emissioni. Al contrario, se lo stesso sensore indica erroneamente un valore basso, il sistema potrebbe non raffreddare a sufficienza, comportando un funzionamento inefficiente dell'apparecchiatura IT (che potrebbe anche guastarsi).

Stabilità della misurazione come elemento chiave per prestazioni a lungo termine

È importante ricordare che la precisione della misurazione non è semplicemente una questione di accuratezza al momento dell'installazione. È normale che i sensori abbiano una risposta variabile nel tempo (deriva), ed è per questo che la stabilità della misurazione è così importante. Alcuni sensori considerati altamente precisi non sono altrettanto stabili, di conseguenza le loro misurazioni diventano inaccurate anche dopo un breve periodo di tempo. I sensori di buona qualità forniscono misurazioni precise e affidabili nel lungo periodo. Fornendo al controller input accurati, è possibile monitorare con precisione le condizioni interne e ottimizzare l'efficienza energetica, riducendo sia i costi per l'energia che le emissioni di CO2.
 

Fino al 40% dell'energia consumata dai data center viene utilizzata per il raffreddamento e il condizionamento dell'aria. Investendo in una tecnologia di misurazione di buona qualità, il risparmio energetico è quindi considerevole. Secondo una simulazione basata su tre data center reali in Europa, anche un solo grado di differenza nel valore nominale della temperatura dovuto a sensori non precisi potrebbe comportare un aumento del consumo energetico annuo fino all'8,5%. Investire in sensori affidabili e precisi in grado di garantire la stabilità della misurazione nel corso degli anni è una scelta intelligente che può ridurre significativamente il consumo energetico, i costi dell'energia e le emissioni.

Efficienza tramite le previsioni meteorologiche

Basarsi sulle previsioni meteorologiche è un altro modo per rendere il raffreddamento più efficiente. Se sono previste alte temperature, i data center possono utilizzare il raffreddamento predittivo per evitare che il refrigeratore si accenda in anticipo, riducendone così le ore di funzionamento, nonché sfruttare al meglio il raffreddamento gratuito. Questo approccio proattivo consente di risparmiare ulteriormente energia e di ridurre l'impronta di carbonio.

Modifica della configurazione dei sensori per ridurre emissioni e cablaggi 

Per ridurre le emissioni di CO2 è anche possibile modificare la configurazione dei sensori. All'interno di un data center sono presenti centinaia - se non migliaia - di sensori, ognuno dei quali deve essere collegato a un controller BMS per poter segnalare il valore di misurazione. Se si utilizza un segnale analogico, ogni sensore sarà collegato al controller tramite un cavo di segnale dedicato. Passando a una connessione con bus di campo, i sensori possono essere invece collegati a margherita in modo da utilizzare un solo cavo.

Scopriamo i vantaggi di questa configurazione con un esempio pratico. Immaginiamo di avere un corridoio da 100 metri con 30 strumenti a tre metri di distanza l'uno dall'altro e un cavo discendente lungo tre metri. In una configurazione con cavi di segnale dedicati, ciò si tradurrebbe in 1.695 metri di cavo con un peso di 110 kg, vale a dire circa 3 tonnellate di cavi per 3.000 rack.

Con una configurazione basata su bus di campo e sensori collegati a margherita, servirebbero solamente 187 metri di cavo, con un peso di appena 12 kg - l'89% in meno rispetto all'uso di cavi di segnale dedicati. Meno cavi consentono una distribuzione più efficiente dell'energia e minori dispersioni, con conseguente riduzione del consumo energetico e delle emissioni di CO2.

Come scegliere il fornitore dei sensori

Per quanto riguarda la scelta dei sensori, se l'obiettivo è ridurre le emissioni di CO2, si consiglia di valutare fornitori che abbiano integrato politiche di sostenibilità anche nel loro business. Ad esempio, gli strumenti Vaisala sono prodotti utilizzando energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. Non solo: l'azienda stessa ha definito obiettivi basati sulla scienza per ridurre le emissioni. I prodotti Vaisala sono progettati per essere efficienti dal punto di vista energetico, duraturi, di facile manutenzione, riciclabili e conformi alle normative ambientali. Tutto ciò riduce le emissioni di CO2 lungo la supply chain e durante il ciclo di vita del sensore.


L'obiettivo di Vaisala è aiutare i clienti ad aumentare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni. Benché passi spesso in secondo piano, la scelta del sensore giusto è un aspetto importante da prendere in considerazione ai fini della decarbonizzazione dei data center. Sensori stabili e accurati, previsioni meteorologiche, collegamento a margherita con connettività basata su bus di campo e fornitori orientati alla sostenibilità sono tutti fattori che contribuiscono a ridurre al minimo le emissioni di CO2. Vaisala è un'azienda leader a livello globale nel settore degli strumenti di misura e dell'intelligenza applicata alla misurazione. "Take every measure for the planet" è il nostro motto: prendiamo infatti ogni misura per il pianeta, in un'ottica di sostenibilità.

Contattaci per ricevere ulteriori informazioni su come ridurre le emissioni di CO2 dei data center attraverso la scelta dei sensori più adatti. 
 

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